L’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp è una band formata nel 2006 dal contrabbassista Vincent Bertholet il cui nome è un omaggio ai gruppi tradizionali africani e al padre del dadaismo. La loro musica sposa le forme dei suoi 14 musicisti, di provenienza e background molto diversi, diventa ipnotica e capace di creare una sensazione di trance. Mescolando free jazz, post punk, fiati, miscele sinfoniche, world music , kraut rock, il loro suono unico va oltre i confini di genere. Trascendentale, quasi rituale, la musica è accompagnata da testi potenti, declamati con rabbia contro un mondo che ormai sta cadendo a pezzi.
"L’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp passa dagli squat ai grandi festival, da un pubblico sparuto di antagonisti a una folla di seimila persone. L’approccio non cambia (così dicono). Del resto sono figli (o ex protagonisti) di quella scena post punk che nei primi anni ottanta ha raccolto la carica politica del fai da te originato nel punk facendolo diventare una fucina di sperimentazione musicale, con un sistema di vasi comunicanti che avvicinava dub, punk, jazz d’avanguardia e rock in uno scambio aperto di suoni, di luoghi e di pubblico. "
Diventa a un certo punto molto difficile inquadrare questa band, come sempre invito all'ascolto, e per chi volesse approfondire:
https://www.otpmd.ch/about.html ( sito web ufficiale )
"So Many Things è un tentativo di mescolare spiritual jazz e post punk anni '90, tra Phil Cohran e The Ex, con un'influenza pigmea in uno dei ritornelli... ma il risultato finisce per non assomigliare né all'uno né all'altro. I testi raccontano le mille possibilità di colpa del nostro tempo. Non dobbiamo lasciare che ci paralizzino, ma non dobbiamo nemmeno nasconderci da loro."
Estratto dall'album "We're OK. But We're Lost Anyway", è uno delle prime tre tracce che ne anticipano l' imminente uscita.
Ogni loro canzone è un piccolo viaggio, fra generi e suoni diversi capace di dare le vertigini e affascinare. Buon ascolto, buon viaggio.
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