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1 luglio - Le radici e i frutti del Blues

The blues are the roots and the other musics are the fruits, è una celebre frase di uno dei padri, o dei re, del Blues: l'immenso Willie Dixon, il grande contrabbassista, ma soprattutto autore, nato il 1 luglio del 1915.


Una delle carriere più strabilianti di quello che fu il Chicago Blues; Willie Dixon, autore e musicista per la celebre Chess, è stato colui che più di ogni altro ha colto il binomio testo e musica e ha scritto canzoni immortali, che letteralmente si litigavano due fra i più grandi nomi del Blues di quegli anni: Muddy Waters e Howlin' Wolf, senza contare i grandi nomi del rock\blues che sarebbero arrivati anni dopo, dai Rolling Stones ai Led Zeppelin e molti altri.

Back Door Man, I'm a hoochie coochie man, Spoonful, Little Red Rooster, I can't quit you baby... e molte, moltissime altre, sono le canzoni che questo gigante (in tutti i sensi) della musica ha tirato fuori dal suo magico cappello, un vero e proprio traghettatore del Blues del Delta verso le più moderne sonorità (e scritture) di Chicago.



E il 1 luglio ci ha regalato anche un fenomenale interprete di quel Chicago Blues, armonicista sublime, che a lungo ha suonato con Muddy Waters e tante delle canzoni di Willie Dixon sono passate anche dalla sua armonica. Ebbene sì, il 1 luglio del 1935 nasceva James Cotton.


Un maestro dell'armonica, un padre del Blues, le radici di una musica che diventa uno splendido albero capace di ramificarsi in tutto il mondo e produrre splendidi frutti. E uno di questi, fulgido, bello, saporito, nasce ancora il 1 luglio e stavolta qui in Italia. Il frutto del Blues del Delta che sceglie il nostro paese si chiama Fabrizio Poggi, anch'egli nato il 1 luglio come i due grandi Willie Dixon e James Cotton.


Fabrizio rappresenta l'anima del Blues più pura, più vera. Armonicista a sua volta, nonché cantante, da anni rappresenta una delle più belle realtà del Blues italiano in grado di conquistare anche gli Stati Uniti. Eh sì, perché con il suo album (insieme a Guy Davis) Sonny & Brownie's last train ha conquistato, alcuni anni fa, la candidatura al prestigi

oso Grammy Awards come miglior album Blues. Un album splendido, commosso e commovente omaggio ad altri due artisti come Sonny Terry & Brownie McGee, con all'interno delle perle assolute fra cui la mia preferita: una versione di Freight Train, classico di Elisabeth Cotten, dove l'armonica di Fabrizio è semplicemente struggente. Una bellissima versione, sicuramente (a parere di chi scrive) una delle più belle in assoluto.


Ancora un crossroads quindi, rappresentato da questa giornata, il 1 luglio, dove si incrociano le nascite, i destini, le musiche... di coloro che contribuiscono e contribuiranno, da sempre e per sempre alle emozioni che la musica delle radici sa dare.

Cin cin.



E infine, per chiudere... parlando di radici, di musica... di compleanni, non si può non ricordare che oggi, 1 luglio 1972, quindi cinquant'anni fa, usciva il monumentale "Radici" di Francesco Guccini.

E allora... ancora e a maggior ragione... cin cin.




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