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5 maggio 2000 - GINO BARTALI

Il 5 maggio del 2000 se ne andava Gino Bartali, il campione che insieme a Fausto Coppi ha disegnato la leggenda di una stagione ciclistica indimenticabile. Ma "Ginettaccio" era un campione anche nella vita: fu grazie a lui che molti ebrei si salvarono dalla deportazione, durante l'occupazione nazista. Trasportava documenti falsi con la bicicletta contando sul fatto che la sua fama lo avrebbe fatto passare indenne attraverso qualunque posto di blocco, e così fu. Ed è stato sempre lui, grazie alla sua impresa al tour de France nel 1948, a trentaquattro anni suonati, ad evitare una guerra civile: la sua vittoria ha infatti distolto l'attenzione dall'attentato al segretario del PCI Palmiro Togliatti che altrimenti avrebbe creato tensioni politiche inarrestabili. Si dice che fu lo stesso De Gasperi a chiamarlo per incitarlo all'impresa epica che potesse rasserenare gli animi degli italiani. Dopo la sua morte gli fu conferita la "Medaglia d'oro al valore civile" dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi e il titolo di "Giusto tra le nazioni" dell'ONU. Ma a noi piace di più ricordare il suo "naso triste come una salita".

In amorevole memoria.


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