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26 maggio - ACCADDE OGGI

Il 26 maggio del 1948 nasce Stevie Nicks, cantante dei Fleetwood Mac e successivamente solista. Con la band di Peter Green e Mick Fleetwood ha inanellato una serie di successi internazionali roboanti, incluso "Rumors", uno degli album più venduti della storia con oltre quaranta milioni di copie all'attivo. Aveva iniziato da giovanissima, ai tempi del college, e con la sua band dell'epoca aveva aperto i concerti di mostri sacri del calibro di Janis Joplin e Jimi Hendrix. Poi l'incontro con Peter Green, uno dei pochi ad aver ascoltato l'unico album inciso da Stevie in duo con Lindsey Buckingham, ma di nessun successo commerciale. Scocca la scintilla e i due, peraltro legati anche sentimentalmente, confluiscono nei Fleetwood Mac. Si lasceranno in malo modo proprio durante le registrazioni di "Rumors", ma faranno in tempo a consegnare alla storia uno degli album capolavoro del "Bordo dei Settanta", parafrasando con un ardito gioco di parole.


 

È durata solo cinquantatré anni la "Wonderful Life" di Colin Vearncombe, il cantante di Liverpool noto con il nome d'arte Black. Con la sua voce baritonale e fumosa aveva incantato i pub di Londra, una nicchia di pubblico che lo aveva eletto spartiacque tra Brian Ferry e Morrissey, fino a quando, nel 1987, raggiunse la popolarità mondiale con un brano pubblicato due anni prima. Resterà il suo unico, grande successo, che tenterà tenacemente di replicare con altri cinque album sotto pseudonimo, e sei con il nome di battesimo. Fino al giorno in cui, nel gennaio del 2016 morirà in un incidente stradale nei pressi di Cork, la cittadina irlandese nella quale risiedeva da molti anni. Colin Vearncombe in arte Black era nato il 26 maggio del 1962 e questa è la sua cartolina.


 

Ha dovuto spiegare ai giornalisti americani di non essere Ennio Morricone che aveva assunto un altro nome, ma di chiamarsi proprio Nicola Piovani e di avere vinto l'Oscar prima del suo maestro per uno strano scherzo del destino. Certamente imbarazzante ricevere domande del genere, ma sta di fatto che con una soundtrack capolavoro, Nicola Piovani ha colto nel segno sbaragliando tutti nella notte più importante della sua vita. Il film era "La vita è bella" di Roberto Benigni con la sceneggiatura di Vincenzo Cerami, uno di più riusciti sul tema della Shoah, che grazie anche alla sua musica, raggiunge livelli di poesia narrativa a tratti sublimi. Nicola Piovani nasce a Roma il 26 maggio del 1946. A lui vanno i nostri auguri attraverso questa meravigliosa cartolina.


 

Il 26 maggio del 1964 nasce il cantante, chitarrista e attore Leonard Albert "Lenny" Kravitz.


 

Pensate a un riff di chitarra elettrica. Pensatene un altro. Ancora un altro. Ecco, uno di questi tre sarà stato senz'altro "Smoke on the water" dei Deep Purple. E se non lo è stato, fate parte di quello 0,1% che alla domanda specifica barra la casella "altro", ma io non vi credo . Perché "Smoke on the water" è IL RIFF di chitarra per eccellenza, inventato da Ritchie Blackmore e poi ripetuto da chiunque abbia imbracciato lo strumento almeno una volta nella vita. E pensare che questo brano non doveva nemmeno uscire: fu usato come riempitivo di "Machine Head" quando la band, al termine delle registrazioni, si rese conto che l'album era troppo breve e serviva almeno un'altra traccia. I Purple si trovavano a Montreaux, in Svizzera, proprio per registrare l'album nei locali del Casinò cittadino, ma pochi giorni prima, durante un concerto di Frank Zappa, un giovane fan fin troppo esuberante, tale Zdenek Spicka, sparò un colpo da una pistola lanciarazzi e mandò a fuoco l'intero Casinò (per fortuna senza fare vittime). I Deep Purple, che avevano assistito impietriti alla scena dalle finestre del loro hotel sul lago di Ginevra, dovettero ripiegare sullo studio mobile dei Rolling Stones e registrare nei corridoi dell'albergo. Ma a fine session si presentò il problema della durata non sufficiente del disco. A quel punto il bassista Roger Glover suggerì di improvvisare un pezzo che raccontasse la storia dell'incendio, anche perché dal momento del fattaccio i suoi sonni erano turbati dal sogno ricorrente di quel fumo sull'acqua del lago che sprigionava vampate di fuoco nel cielo. E così "Smoke on the water", senza nessuna pretesa, venne inserita in "Machine Head". Passò quasi un anno prima che produttori si rendessero conto che quella traccia scritta in venti minuti stava riscuotendo un successo clamoroso, così decisero di farla uscire anche come singolo, che vide la luce il 26 maggio del 1972. Da quel momento i suoi quattro accordi diventarono leggenda. Tre anni dopo, il Casinò di Montreax riaprì. Sotto lo stabile in riva al lago è stata eretta una scultura che rappresenta lo spartito del brano e una sola scritta come epigrafe: SMOKE ON THE WATER, la cartolina più infuocata di oggi, che ricordiamo riproponendo una puntata di Cartoline Rock - TALES intitolata, appunto, FUMO SULL'ACQUA.


 

Il 26 maggio del 1958 nasce Hartwig Schierbaum, in arte Marian Gold, cantante degli Alphaville. Buon compleanno da Cartoline Rock.


 

Il 26 maggio del 1926 nasceva Miles Davis, che non è rock solo per chi pensa che il rock sia unicamente un genere musicale.


 

Il 26 maggio del 1946 nasceva Mick Ronson, chitarrista degli Spiders from Mars di David Bowie, co-produttore con il Duca Bianco del primo album solista di Lou Reed "Transformer". Se ne andrà stroncato dal cancro nel 1993.


 

Il 26 maggio del 1986 esce "The Final Countdown", terzo album della band svedese Europe che con questo disco farà letteralmente il botto, trainato dalla title-track il cui testo è ispirato a "Space Oddity" di David Bowie.


 

Il 26 maggio del 1973 esce "Amara terra mia", il brano tradizionale rielaborato da Enrica Bonaccorti per la voce di Domenico Modugno.


 

Con questa cover del brano di Lori Lieberman portato al successo da Robert Flack nel 1973, i Fugees si affermano in tutto il mondo soprattutto grazie alle doti vocali della cantante Lauryn Hill, nata il 26 maggio del 1974. Buon compleanno da Cartoline Rock.


 

È il 26 maggio del 1978 quando "tre ragazzi immaginari" entrano per la prima volta in una sala di incisione. Si fanno chiamare "The Cure" e hanno da poco vinto un concorso per nuovi talenti indetto dalla più importante etichetta indipendente tedesca: la Hansa Records. Con il premio (l'equivalente di mille sterline) pagano i nuovi strumenti e la session per la registrazione di un demo che di lì a poco capiterà tra le mani di un manager della Small Wonder, minuscola etichetta inglese che decide di produrli. Ma già da subito iniziano i guai: il primo singolo "Killing an Arab", ispirato a "Lo Straniero" di Albert Camus, ha un titolo troppo violento. Nonostante le dichiarazioni del gruppo che sosteneva di non avere alcun intento razzista, il brano viene bandito dalle radio. Però fa in tempo a essere ascoltato da Chris Perry della Polydor che praticamente cuce addosso ai Cure una sussidiaria indipendente della sua casa discografica per consentire la pubblicazione del loro primo album. Nasce così "Three imaginary Boys", e noi lo celebriamo con una cartolina.


 

Il 26 maggio del 1962 nasce il cantautore Luigi Panceri, detto Gatto. Buon compleanno da Cartoline Rock.


 

Il primo vero concept album della storia, il primo artwork di copertina, il primo 33 giri a diffondersi quanto un singolo, Il primo prodotto musicale vissuto come opera d'arte a tutto tondo, il primo disco rock a valicare il limite di genere e diventare universalmente riconosciuto come caposaldo della musica contemporanea. Il 26 maggio del 1967, addirittura con qualche giorno di anticipo sull'Inghilterra (dove verrà pubblicato il 1 giugno) usciva il disco più importante degli ultimi sessant'anni: "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band" dei Beatles.

Inutile ripetere per l'ennesima volta dell'influenza che ha avuto questo disco sulla produzione musicale successiva alla sua uscita, basta solo ricordare che si tratta del primo album "concept" della storia con la pretesa (riuscita) di portare a livello di opera d'arte un disco pop. Tutto questo si deve alla musica in massima parte, ma un ruolo non marginale l'ha avuto anche l'artwork della copertina, il più ricco e articolato mai concepito fino a quel momento. Una copertina costata oltre 2.000 sterline, quando al tempo il costo di una cover era mediamente un decimo, proprio a testimonianza di quanto i FabFour avessero a cuore il concetto di "opera" fin dai dettagli. Fu a partire dalla copertina di SGT. PEPPER che la leggenda P.I.D. (Paul is dead) prese una certa consistenza, perché i Beatles si divertirono molto a disseminare al suo interno indizi sulla presunta morte del bassista (voce che era circolata fin da quando la band aveva deciso di non esibirsi più da vivo), per poi esasperare il giochino in "Abbey Road" due anni dopo. Ma infiniti sono i particolari che caratterizzano l'immagine del disco, a partire dalla band che è una sorta di alter ego, una banda di ottoni d'epoca vittoriana, la SGT. PEPPER'S LONELY HEARTS CLUB BAND appunto, che si sostituisce ai Beatles anche nell'estetica visiva. Come dire: basta Beatlesmania, adesso c'è un altro gruppo, altra musica, altro show. Poi i gadget: baffi finti, gradi militari e altre figure da ritagliare e collezionare... una cosa mai vista prima. Infine i personaggi, una sorta di pubblico ideale costituito da mostri sacri dell'arte, della politica, del cinema: da Albert Einstein a Stan Laurel, da Carl Marx a Shirley Temple, da Bob Dylan a Oscar Wilde, fino a Stuart Sutcliffe, primo bassista della band ai tempi di Amburgo, morto giovanissimo per una strana emorragia cerebrale. Tutto questo e molto, moltissimo altro, fa della copertina di SGT. PEPPER un'opera nell'opera, il vestito più luccicante per il disco più importante della storia del rock.


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