La notte del 26 aprile 1986 il reattore 4 della centrale nucleare di Chernobyl, nell'allora Unione Sovietica, esplode causando il più grave disastro della storia del nucleare civile.
L'incubo che aveva attanagliato quattro generazioni durante la Guerra Fredda diventa improvvisamente realtà, anche se non per questioni belliche. Impossibile dimenticare quel momento, la paura, il senso di impotenza di fronte alla nube radioattiva che si espandeva, minacciosa e letale, per tutta l'Europa.
Io scherzo spesso sulla frase "non si esce vivi dagli anni '80", ma in quell'occasione, molti non ne sono usciti vivi davvero e tantissimi altri ancora oggi ne pagano le conseguenze, più o meno consapevolmente.
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