Il 22 maggio del 1924 nasceva l'"istrione" chansonnier Chahnourh Varinag Aznavourian. Armeno di sangue, francese di nascita, italiano di adozione, il mondo ha imparato a conoscerlo come Charles Aznavour.
Il 22 maggio del 1959 nasce Steven Patrick Morrissey, frontman degli Smiths, la band che negli anni Ottanta si posizionava nello spazio libero che stava tra la new wave e il cantautorato rock, confezionando uno dei prodotti più originali e raffinati del decennio. Gay eppure omofobo, progressista eppure reazionario, Morrissey è un personaggio controverso e talvolta completamente folle, capace di inneggiare al nazismo e al contempo di esaltare il soviet dell'SSSR, di manifestare per i diritti civili e immediatamente dopo applaudire per un'iniziativa del Klu Klux Klan. Morrissey è tutto ciò che il rock dovrebbe essere e tutto ciò che il rock non dovrebbe essere. Ed è un genio. Ed è un coglione. Ed è completamente pazzo. Ed è maledettamente lucido. Ma soprattutto, è colui che negli anni '80 ha inventato il gruppo di guitar pop con maggiore influenza del decennio, nato "indie" nel ristretto circuito del rock alternativo e poi diventato (forse suo malgrado) star internazionale. Se c'è un brano che esprime in modo lampante il suo genio compositivo è proprio questa breve ballad, che ti avvolge con il suo soffice giro armonico e quando stai per acchiapparne il senso... puff! è già finita. Piccola, rotonda, perfetta.
Inizia il 22 maggio del 1971 la prima delle quattro settimane di permanenza in vetta alle classifiche americane del monumentale "Sticky Fingers" dei Rolling Stones.
Abbandonati dal loro leader carismatico, il 22 maggio del 1972 i Creedence Clearwater Revival tengono a Denver il loro concerto d'addio. Si scioglieranno subito dopo, ma lasceranno un segno indelebile nella storia del rock. Secondo Bob Dylan la band di John Fogerty è la più rappresentativa del decennio e la loro "Proud Mary" il brano più bello dei Sixties. E se lo dice Bob...
"My gift is my song and this one is for you" sembra la sintesi perfetta del connubio tra Elton John e il suo paroliere Bernie Taupin, che di canzoni al baronetto londinese Sir Reginald Kenneth Dwight ne ha regalate tante, alcune delle quali entrate a buon diritto nella storia della musica pop. Nasce il 22 maggio del 1950 e noi lo festeggiamo con l'unica canzone possibile.
Il 22 maggio del 1958 arriva a Londra Jerry Lee Lewis, soprannominato "The Killer" per la violenza (per lo più incendiaria) delle sue performance. È in Inghilterra per un tour di 34 date, ma all'aeroporto di Heatrow non arriva solo, con lui c'è la moglie Myra Gale Brown che Jerry Lee ha sposato nel dicembre dell'anno precedente. Piccolo dettaglio: Myra Gale ha solo tredici anni e crede ancora a Babbo Natale. In più è la sua prima cugina. E, tanto per non farsi mancare nulla, Jerry Lee non ha ancora ottenuto il divorzio dalla prima moglie, quindi è tecnicamente adultero. Troppo per la monarchica, tradizionalista terra d'Albione. Infatti, quattro giorni dopo, Jerry Lee e Myra fanno i bagagli e se ne tornano in America dopo due sole date, le loro foto in prima pagina su tutti i tabloid e uno scandalo destinato a creargli non pochi problemi con la giustizia. Per la cronaca la coppia divorzierà nel 1970 dopo aver avuto due figli. Phoebe, la femmina, è l'attuale manager del Killer.
Il 22 maggio del 1989 esce Il tredicesimo album dei Queen "The Miracle", il primo dopo la scoperta di Freddie Mercury di aver contratto il virus dell'HIV, mantenuta segreta fino alla fine.
Il 22 maggio del 2013 moriva a Genova Don Andrea Gallo, prete rivoluzionario, chierico da combattimento, uomo pio e guerriero indomabile, colui che ha fatto della religione un manifesto per avvicinare gli ultimi a una vita dignitosa in ossequio al suo vangelo: no, non quello ufficiale né tantomeno apocrifo o gnostico. Il suo era il vangelo secondo Fabrizio De André:
"Ricorda Signore questi servi disobbedienti alle leggi del branco, non dimenticare il loro volto che dopo tanto sbandare è appena giusto che la fortuna li aiuti".
Se esiste davvero un paradiso, ora lui è lì, a sparigliare destini e fortune. Una cartolina da Via del Campo a tutti gli uomini e le donne di questa disgraziata terra.
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