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16 maggio 1946 - ROBERT FRIPP, L'UOMO CHE INVENTÒ IL PROGRESSIVE ROCK

Il progressive rock è una sua "creatura", fin da quell'estate del 1969 in cui uscì il folgorante "In the court of the Crimson King", l'album dei King Crimson che esordiva con una agghiacciante profezia immaginata dal paroliere Pete Sinfield:

"Il seme della morte, la cupidigia dell’uomo cieco. Poeti affamati, bambini sanguinanti. Non ha realmente bisogno di nulla di ciò che possiede l'uomo schizoide del ventunesimo secolo".

Sono i versi di "21st Century Schizoid Man", urlati dalla voce distorta di Greg Lake su un magma sonoro mai ascoltato prima, una quantità di suoni e suggestioni eseguiti con una tecnica impressionante e composti con un atteggiamento di pura avanguardia.

Quando uscì l'album d'esordio dei King Crimson, tutti compresero che qualcosa stava cambiando nella musica, incluso Pete Townsend degli Who che definì "In the court of the Crimson King" un capolavoro sbalorditivo. Un concept album che si muove intorno al tema della paura e della schizofrenia che attanagliano l'uomo del ventunesimo secolo, e lo fa con una ridefinizione totale di quello che era stato il dettato musicale rock fino ad allora conosciuto. Contaminazioni jazz, incursioni classiche, virtuosismi accademici, atmosfere liftate e rock tiratissimo nel medesimo disco! Una folgorazione che influenzò definitivamente l'universo rock fino a far diventare questo nuovo approccio "colto" il più in voga da lì al lustro successivo. Tutto è "culto" in "In the Court", a partire dalla copertina con il faccione inquietante dello Schizoid Man disegnato da Barry Godber, un giovane informatico che morì l'anno successivo di attacco cardiaco a soli 24 anni, quasi a confermare gli effetti devastanti della frenetica modernità sulla vita degli esseri umani.

I King Crimson sono ancora oggi considerati la band più significativa dell'intero movimento "progressive", legata a doppio filo al suo fondatore, Robert Fripp, chitarrista e compositore che non si fa fatica ad annoverare tra i geni del Novecento.

Nasce 16 maggio del 1946 e per celebrare il suo compleanno ascoltiamo la prima traccia di quel devastante esordio, proprio quella che descrive il profilo dell'uomo schizoide del ventunesimo secolo, cambiando definitivamente i connotati alla storia del rock.


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