Il 15 maggio del 1953 nasce Mike Oldfield, il compositore e polistrumentista che ha realizzato una delle opere più monumentali della storia delle musiche non accademiche: stiamo parlando del capolavoro strumentale TUBULAR BELLS. Ma la sua pubblicazione non fu così scontata, perché ancorché in piena epoca progressive (era il 1973) fino a quel momento mai nessuno si era azzardato a proporre una composizione così articolata e inetichettabile, per di più esclusivamente strumentale, con intuizioni d'avanguardia e un uso spregiudicato dell'elettronica ben prima che diventasse canone. Per fortuna il visionario produttore Richard Brenson aveva appena deciso di fondare una casa discografica, la Virgin, e si lasciò convincere a pubblicare il disco che divenne l'album inaugurale dell'etichetta. Il suo fiuto non sbagliò perché TUBULAR BELLS raggiunse immediatamente la Top Ten inglese e vi rimase per ben 247 settimane, finché non venne inserita nella colonna sonora del film "L'Esorcista" e grazie a questo sbaragliò anche le classifiche americane. La nostra cartolina è un estratto di questo capolavoro assoluto che celebra il genio di Mike nel giorno del suo compleanno.
All'anagrafe è Brian Peter George St. John le Baptiste de la Salle Eno, ma per tutti è semplicemente Brian Eno, inventore della "ambient music" e produttore musicale tra i più importanti della storia. A lui si devono i Roxy Music, i più spettacolari arrangiamenti dei Talking Heads, le perle d'avanguardia di David Bowie e perfino i migliori U2. Brain Eno nasce il 15 maggio del 1948.
Il 15 maggio del 1928 appaiono per la prima volta al cinema Topolino e Minnie, i due personaggi a fumetti inventati da Walt Disney e destinati a diventare tra i più amati di tutti i tempi.
Nel film "L'aereo impazzito", Mickey Mouse si improvvisa pilota sulle orme di Lindbergh per impressionare la fidanzata, innescando un crescendo di rocambolesche avventure.
Il 15 maggio del 1982, conquista il primo posto della hit parade la "joint venture" tra due leggende, Paul McCartney e Stevie Wonder. "Ebony and Ivory" brano che, parafrasando la convivenza dei tasti neri (in ebano) e bianchi (in avorio) del pianoforte, vuole diventare un inno all'integrazione razziale. Ha un incedere apparentemente "easy", ma dai suoi versi abbiamo ancora oggi molto da imparare:
"Ebano e avorio convivono in perfetta armonia l'uno accanto all'altro sulla tastiera del mio pianoforte, oh Signore, perché noi no?"
L'album è "The Who Sell Out" del 1967, naturalmente degli Who. Un concept completamente dedicato alle radio pirata, messe al bando con una legge promulgata il 15 maggio dello stesso anno e resa esecutiva il 14 agosto. Le radio pirata erano state importantissime per il successo degli Who, così la band di Pete Townsend decise di rendere loro un ultimo omaggio con un disco provocatorio a partire dalla copertina dove i quattro componenti si fanno ritrarre in pose assurde con abnormi prodotti commerciali (proprio per additare le radio "legali" foraggiate dai proventi pubblicitari in quanto figlie del "bieco capitalismo"). Ma la storia della copertina di "Sell Out" si ingarbuglia, perché la Heinz, nota marca di cibo in scatola, fa causa agli Who pretendendo che il suo prodotto non venga esposto in modo così canzonatorio: il cantante Roger Daltrey è immerso in una vasca da bagno piena di fagioli Heinz usciti da una gigantesca confezione in latta (lo scatto gli costerà addirittura una grave polmonite perché i fagioli erano congelati!). Partì un processo durato anni, durante i quali la copertina verrà censurata, fino a quando il giudice non darà ragione agli Who sostenendo che non c'è uso scorretto del marchio, anzi la foto ha aiutato l'incremento delle vendite del prodotto che infatti ha avuto una notevole impennata dopo la pubblicazione del disco. Come dire: "purché se ne parli"...
Il 15 maggio del 2020 l'Italia si sveglia con la notizia della morte di Ezio Bosso, compositore e direttore d'orchestra torinese, dal 2011 affetto da una neuropatia autoimmune erroneamente confusa con la SLA.
Ma l'amore per la musica era stato più forte della malattia e lui proseguì a comporre e dirigere nonostante facesse fatica anche nei movimenti più elementari, arrivando perfino a esibirsi a Sanremo nel 2016, in una performance tra le più commoventi della storia del festival.
Nella notte tra il 14 e il 15 maggio di quattro anni dopo, però, il suo sistema nervoso centrale ha smesso di inviare gli impulsi vitali necessari alla respirazione e al battito cardiaco.
Ezio Bosso era poesia, dolcezza e smisurato talento. Con lui se ne va un pezzo importante del nostro patrimonio musicale e umano.
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