top of page
Immagine del redattoreFrancesco Villari

12 maggio 1995 - MIA MARTINI

Il fatto è che nessuno può sentirsi innocente quando si parla di Mimì. Ogni superstizione di cui siamo vittime ha contribuito in qualche modo alla sua morte, perché a ucciderla è stata l'ignoranza, la barbarie di chi l'ha voluta far diventare il simbolo della propria pochezza, delle proprie "sfortune", del proprio fallimento esistenziale. Tu che tocchi ferro quando si nomina qualcuno con la fama di "menagramo", tu che cambi strada quando incroci un gatto nero, tu che hai il corno in tasca e non esci di casa se l'oroscopo dice che è una giornata storta, tu che metti le mani sul basso ventre e ti tieni alla larga da certi numeri convenzionalmente "sfortunati", tu, proprio tu, hai ucciso Mia Martini, morta da sola in un piccolo appartamento di Cardano al Campo il 12 maggio del 1995, schiantata dal peso dell'umiliazione nonostante la sua voce fosse arrivata su questa terra per regalare bellezza all'umanità.

In una carriera luminosissima l'ombra della maldicenza ha distrutto la fragile psiche di una delle cantanti più dotate ed espressive della musica italiana, capace di interpretazioni incredibili anche dopo che un problema alle corde vocali ne aveva completamente stravolto il timbro. Mimì era dotata di una voce cristallina, espressione del "bel canto" pulito della tradizione italiana. In seguito a due interventi alle corde vocali si prese una lunga pausa che altro non fece che alimentare le terribili maldicenze su di lei. La tormentata relazione con Ivano Fossati (sodalizio che però ha regalato alla musica alcuni capolavori) e i momenti di depressione che conseguirono alla rottura del rapporto fecero il resto. Ma nel 1989 Mimì decise di tornare nonostante tutto e per farlo scelse il palco più famoso d'Italia, quello dell'Ariston di Sanremo. Con la sua nuova voce, graffiata e insospettabilmente bluesy, presentò questo brano e polverizzò letteralmente il Festival di quell'anno. Non vinse, perché la sua "fama" di jellatrice continuava a essere più forte del suo talento, ma lasciò il segno definitivo sulla storia della musica italiana. A Domenica Berté, in arte Mia Martini, o più semplicemente Mimì, nata a Bagnara Calabra un giorno di settembre e volata via esattamente ventisei anni fa è dedicata la nostra più amorevole cartolina.


5 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comentários


bottom of page