L'11 maggio del 1981 il mondo perde Bob Marley. Una morte annunciata dopo la scoperta di un cancro incurabile. Una banale ferita al piede dopo una partitella a pallone svelerà una malattia in stato troppo avanzato per poter intervenire, anche se la leggenda narra che sarebbe bastata l'amputazione di un dito per salvarlo, ma che lui abbia rifiutato in ossequio alla religione Rastafari che vietava la mutilazione del corpo. Comunque siano andate davvero le cose, Bob Marley quell'11 maggio ha chiuso gli occhi per sempre lasciando un album-testamento, "Uprising", che affronta il tema della morte con religiosa rassegnazione, e una canzone, paradossalmente non reggae, che lancia l'ultimo e più importante messaggio al suo popolo: "Emancipatevi dalla schiavitù mentale e non abbiate paura perché nessuno potrà mai fermare il tempo. Tutto quello che dobbiamo fare è cantare, tutto quello che ho avuto sono questi canti per la libertà".
REDEMPTION SONG. Bob Nesta Marley.
La nostra cartolina per lui.
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