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"Cores Do Brazil", tra amore, saudade e l’indubbio fascino della MPB


Perché “Cores Do Brazil” (Colori del Brasile)? Per spiegarlo, per sintetizzare magicamente la scelta mi affido ad una riflessione di Jorge Amado, lo scrittore brasiliano più noto e tradotto al mondo: “Il Brasile è la somma meravigliosa di ogni possibile contraddizione: in ogni uomo veramente brasiliano scorre un sangue ricco di fermenti europei, africani, indios, meticci, ed è proprio questo che rende il Brasile così magicamente colmo di luci ed ombre, così fragile, allegro, violento, e tuttavia così impossibile da dimenticare”.

Anche il noto sociologo italiano Domenico de Masi ha affermato anni addietro, in una intervista pubblicata in prima pagina dalla Folha di San Paolo, il quotidiano forse più venduto in Brasile, che “il Brasile non è il migliore dei mondi possibili ma il migliore dei mondi esistenti. L’unico paese al mondo dove la cultura mantiene ancora oggi caratteristiche di solidarietà, sensualità, allegria ed accoglienza”.


E nel paese della “saudade”, quello che c’è di realmente affascinante e praticamente unico è l’insieme di sentimenti diversi che vengono proprio dalla mistura del portoghese con l’africano e con l’indigeno. Adesso immaginate il ruolo della parola “Amore” nel suo concetto più alto in un contesto così variegato dal punto di vista sociale. Ed allora, eccovi un breve estratto della prima puntata di Cores Do Brasil interamente dedicata al tema dell’amore, ricordando una bellissima citazione di Vinicio Capossela, quando dice “In tempo di peste, (o di covid se volete), è bene ritirarsi e parlare d’amore”. Ed il brasile riesce ad esprimerlo a livelli altissimi attraverso la musica, ma anche con la poesia, la sua letteratura, complici anche l’indubbio fascino e la bellezza di questa terra tropicale. …..

E su questo tema non poteva che essere la cantante carioca Mart’nalia, figlia d’arte, suo padre è Martinho da Vila, una icona della Mpb, ad essere la prima artista di questa brevissima selezione musicale a celebrare la parola amore. Nel suo album dal titolo “Martnalia canta Vinicius de Moraes”, l’artista di Rio omaggia il poeta brasiliano, amatissimo e non soltanto in patria, con una fantastica cover di una delle sue più note poesie: “onde anda voce”, interpretata all’epoca dallo stesso poeta con Toquinho, altro grande artista, musicista indiscusso della Mpb. All’epoca, anni '60, il brano in Italia fu ripreso da Sergio Endrigo ed in tempi più recenti da Sergio Cammariere. Un brano pieno di samba, swing e paixao (passione). Il testo dell’autore, poeta, cantante, compositore, drammaturgo e persino diplomatico brasiliano, noto più semplicemente come Vinícius de Moraes, dice così


E a proposito di nostalgia, dove sei tu, dove sono i tuoi occhi che non si vedono mai, dove si trova questo corpo che mi ha lasciato tramortito di piacere. Ed a proposito di bellezza, dove è andata la canzone che suonava ogni notte nei bar senza nome. Nei bar poi dove siamo stati, dove ci siamo amati in completa solitudine. Oggi esco nella notte vuota, una bohème senza una logica. Nella routine dei bar, che nonostante tutto, mi hanno portato a te. E a proposito di passione, perché vivere… Potresti anche apparire in questi stessi luoghi. Di notte, nei bar, dove tu sei stata. E a proposito di malinconia, dove sei tu, dove sono i tuoi occhi che non si vedono mai, dove si trova questo corpo che mi ha lasciato morto di felicità”.


Antonio Carlos Jobim fu uno degli inventori della bossa nova e uno dei protagonisti della Mpb, considerato da molti il più importante compositore brasiliano nell'ambito della stessa musica. Basti solo dire che se Elvis Presley è legato indissolubilmente al rock&roll, o i Kim Crimson al progressive rock e Giorgio Moroder alla disco Music, il nome di Tom Jobim è una sorta di sinonimo della Bossa Nova. Insensatez, composto da Jobim con il testo scritto in portoghese da Vinicius de Moraes, è stato riproposto da quasi tutti i grandi della musica internazionale, centinaia sono le versioni di questa canzone che spopolò perfino negli Stati Uniti ed in Italia fu proposta da Mina nel 1963. Ascoltiamo adesso la versione originale, con Tom Jobim al piano ed alla voce assieme alla Banda Nova.


il testo: “Ah che stupidaggine che hai fatto, cuore noncurante. Hai fatto piangere di dolore il tuo amore. Un amore così delicato. Ah, perché sei stato così fragile, così senz'anima? Ah, il mio cuore che non ha mai amato non merita di essere amato. Vai cuore mio, ascolta la ragione, usa solo la sincerità Chi semina vento, dice la ragione, raccoglie sempre tempesta. Vai cuore mio, chiedi perdono, un perdono appassionato. Vai, perché chi non chiede perdono non viene mai perdonato”


Angolo Poesia – Saudade (Mario Quintana, 1906 - 1994)

Il termine saudade in realtà è intraducibile. E’ insufficiente tradurlo con nostalgia o malinconia. La saudade è un sentimento che si trova a metà strada tra il desiderio e il ricordo. La saudade è la presenza di un’assenza.

Via você na janela na distância, na solidão na penumbra do amanhecer. Via você na noite, nas estrelas, nos planetas, nos mares, no brilho do sol e no anoitecer. Via você no ontem, no hoje, no amanhã… Mas não via você no momento. Que saudade (Ti vedevo alla finestra in lontananza, nella solitaria penombra dell’alba. Ti vedevo nella notte, nelle stelle, nei pianeti, nei mari, nella luce del sole e nel tramonto. Ti vedevo ieri, nell’oggi, nel domani … ma non ti ho visto nel presente).

“Chega de saudade” composta e musicata da Tom Jobim e scritta da Vinicius de Moraes, è il brano che ha suscitato grande curiosità e un’irresistibile attrazione in generazioni di ascoltatori.



Ed a proposito di amore, saudade e sogni, ascoltiamo infine una vera e propria perla musicale, circa 4 minuti di forti emozioni con il brano Aliança (fede nuziale), tratto dall’ultimo album dei Tribalistas, un super gruppo composto da Arnaldo Antunes, grandissimo artista e poeta, Marisa Monte, cantante, compositrice e produttrice, vincitrice di ben tre grammy award latino ed una delle più conosciute artiste della musica brasiliana e del pop brasiliano d'autore (una voce, la sua, decisamente splendida) e Carlinhos Brown, nato a Salvador de Bahia, considerato uno degli ideatori del samba-reggae, cantante, compositore, percussionista e, per così dire, agitatore culturale. La sua musica formò in Brasile il fenomeno musicale definito Axé, genere musicale tipico soprattutto del carnevale di Salvador di Bahia. Oltre alla sua produzione discografica normale, egli è conosciuto nel suo paese anche per aver cercato di sperimentare varie forme musicali con bidoni della spazzatura e secchi d’acqua. Ecco il testo di Aliança: "Se, um dia, eu te encontrar Do jeito que sonhei Quem sabe, ser seu par perfeito E te amar Do jeito que eu imaginei Ao virar a esquina Atrás de uma cortina, me perder No escuro com você Fogo na fogueira O seu beijo e o desejo em seu olhar As flores no altar. Ninguém mais feliz Que eu e você Ninguém mais feliz Que eu e você /

(Se un giorno dovessi incontrarti nel modo che ho sempre sognato, chissà, potrei essere il tuo compagno perfetto. Ed amarti nella maniera che io ho immaginato, girando l’angolo, dietro una tendina e perdermi nell’oscurità assieme a te. Il fuoco nel camino, il tuo bacio e il desiderio nel tuo sguardo. I fiori nell’altare, nessuno più felice che io e te)

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