Sono tantissime le canzoni dedicate al "Che", la più nota è sicuramente "Hasta siempre Comandante" di Carlos Puebla, riproposta in mille arrangiamenti da quello degli Intillimani a quello dei Nomadi, ma praticamente tutti i sudamericani hanno dedicato almeno un brano al mito di Ernesto Guevara de La Serna (Gilberto Gil e Caetano Veloso su tutti). Per restare in Italia, ben due sono di Guccini ("Stagioni" e "Canzone per il Che"), poi gli irriverenti Skiantos che a lui hanno dedicato un intero album, ma anche Ivan Cattaneo con la sua paradossale "Cha Cha Che Guevara" e ancora Roberto Vecchioni con "Celia De La Serna", Sergio Endrigo con "Anch'io ti ricorderò", Angelo Branduardi con "1 aprile 1965", Loredana Berté con "Il Comandante Che" e poi ancora Modena City Ramblers, Bandabardò, Juan "Flaco" Biondini, fino alla dimenticabile "Jamas" di Raf. Però, nonostante un parterre così ricco, se mi chiedessero di scegliere la più bella a me verrebbe in mente questa. Una cartolina per Ernesto Guevara, "El Che", nel giorno della sua nascita, il 14 maggio del 1928, ancorché all'anagrafe sia stato registrato un mese più tardi perché i suoi genitori non volevano far sapere di averlo concepito ben prima di sposarsi. Anche questo è un piccolo atto rivoluzionario, no?
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